Evoluzione di un istituto messo a confronto con la Sanità nazionale e le altre realtà cuneesi (1246-2007)
Poderoso lavoro di ricerca volto investigare quasi sotto secoli di vita di un ente benefico, che tanto diede, seppur fra mille peripezie, allla città di Saluzzo, ma è anche un grido di dolore per la sua decadenza, frutto delle scelte adottate da più attori negli ultimi decenni. na mancanza di fiducia e sicurezza pervade molti cittadini, obbligati a volgere il loro sguardo a centri lontani. L’opera è divisa in tre parti, ognuna riflette i tre periodi in cui si è evoluto l’ospedale: da ricovero di poveri, orfani, vedove e ammalati, a vero e proprio nosocomio e, infine, integrato con difficoltà nel Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso della trattazione le vicende della casa di cura si intersecano con la situazione e l’evoluzione della povertà nel territorio saluzzese, con la gestione delle opere di assistenza e con gli avvenimenti della Città, aprendo qualche squarcio, a volte inedito, della sua vita quotidiana. Inoltre, è stato svolto un continuo raffronto tra la realtà del nosocomio saluzzese con i suoi omologhi nel territorio cuneese. Il libro ripercorre i mutamenti di idee che si verificarono nei confronti dell’architettura ospedaliera, dagli edifici di origine medioevale, situati all’interno del centro abitato, poco areati o addirittura malsani, a nuove costruzioni, erette su terreni posti in periferia, su ampie superfici, e salubri. Evoluzione seguita anche a Saluzzo e che nelle intenzioni dei suoi progettisti, doveva rappresentare i fasti del passato e l’importanza della Città. Vengono, pure, menzionate le opere d’arte che l’ospedale possedeva da tempo immemore, retaggio dell’affiliazione alla confraternita del Gonfalone, della benevolenza dei marchesi e dei successivi benefattori, e man mano alienate o sparite.
euro 24,00
pagin 436
settembre 2023