Il periodo degli anni della seconda guerra mondiale è stato particolarmente disastroso per la realtà cuneese. Il clima conseguente di sospetto e paura ha posto il clero in un ruolo talvolta angosciante tra esigenze contrapposte di denuncia dell’ingiustizia, di prudenza per evitare ulteriore violenza, di solidarietà con la miseria nera di molte famiglie, condividendo paure e rischi della gente comune. Don Antonio Borsotto è una figura emblematica, perché stato coinvolto nelle situazioni più disparate, come pochi altri suoi confratelli avevano provato.